21 Dicembre 2024
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CESARE CREMONINI: LA STELLA DI BOLOGNA

Cesare Cremonini, nasce a Bologna nel 1980. 

Da piccolo impara a suonare il pianoforte e in seguito ad un incontro con i Queen, comincia ad immaginare la propria band esibirsi su tutti i palchi d’Italia e i suoi concittadini cantare la sua arte. Esordisce di fatto in giovane età, insieme a Gabriele e Lillo. I tre si faranno chiamare Lunapop.

Parte della sua carriera è stata segnata dalle esperienze artistiche condivise con i suoi due compagni di percorso. Tra i brani più importanti da loro prodotti, ricordiamo “Vorrei”, dichiarazione d’amore sincero all’amante del Frontman della band e “50 special”, denominato più tardi “spensieratezza eterna da vespa”.

Il percorso da solista

Nel 2002 , i Lunapop si sciolgono e Cremonini decide di intraprende un cammino da solista. 

La sua crescita come persona e artista è inevitabile e tramite i suoi album “Bagus”, “Maggese” e “Il primo bacio sulla luna”, il cantante vende più di un milione di copie.

Ha inoltre, a distanza d’anni, l’occasione di poter pubblicare un’autobiografia e di prendere successivamente parte ad un film di Pupi Avati: il cuore delle ragazze, di cui sarà il protagonista. 

Nel novembre 2019, in occasione dei suoi 20 anni di carriera, esce una raccolta di tutti i suoi singoli, dal nome “Cremonini 2C2C -THE BEST OF”.

Gli ultimi anni di carriera

Nel 2021 annuncia invece l’arrivo di un settimo album : la ragazza del futuro.

Come un arciere scocca la propria freccia per arrivare dritto al “cuore” di una preda, Cremonini scrive la canzone “Colibrì”, un vero e proprio racconto fatto di sentimenti puri, spesso tetri, a volte limpidi, trasparenti come l’acqua; emozioni che sottolineano il desiderio d’esserci per le persone a noi care: quello di proteggerle, difenderle.

Personificazione di una donna che lotta in silenzio contro i dispiaceri della vita, di una donna che meriterebbe felicità assoluta e a cui il mittente vorrebbe regalare il proprio aiuto, essere per lei un biglietto di sola andata per la libertà. “Colibrì” si afferma come ultimo successo del paroliere Italiano per eccellenza, regalando ad ogni suo ascoltatore lacrime di gioia e di dolore.

D’altronde: chi non vorrebbe un uomo come Cremonini nella propria vita? Un uomo che sa scegliere le parole giuste al momento giusto e che sa far tremare le gambe con delle semplici ma bellissime canzoni?

Si apre così dunque, il suo ultimo tesoro di vibrazioni indescrivibili, con un brano tanto bello quanto “Poetica“, quanto “La nuova stella di Broadway”, un’opera “Brunelleschiana” destinata a soggiornare negli angoli più nascosti dei nostri pensieri per sempre, con l’obbiettivo di ricordarci che seguire un colibrì non significa essere pazzi, ma auspicare alla lietezza.

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