21 Dicembre 2024
Via Bottazzi
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Recensione libro “Per tutto il resto dei miei sbagli”

“Per tutto il resto dei miei sbagli” (Mondadori) è il libro d’esordio di Camilla Boniardi, in arte Camihawke, la 31enne influencer molto attiva su Instagram, ma che è stata anche conduttrice radiofonica e televisiva. Camilla però si è voluta presentare al suo pubblico letterario con il suo vero nome, senza “nascondersi” dietro l’ombra del suo successo social. Un volersi mettere a nudo, visto che di lei e della sua storia nel libro c’è molto. Ma anche se lei e Marta, questo il nome della protagonista del libro, hanno molto in comune, non si tratta di un’autobiografia. È senza dubbio un romanzo di formazione di una Millennials alle prese con insicurezze molto comuni a questa generazione. 

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Una caotica successione di sbagli

Il romanzo si apre con “Ninnoli” dove Marta è alle prese con un trasloco, ma non vengono forniti ulteriori dettagli in merito. Piuttosto si è subito catapultati nel caos e nella personalità complessa della ragazza. Subito capiamo che la sua vita è, oppure è stata, una caotica successione di eventi, in cui lei spesso non è riuscita appieno a darvi un nome.

Un po’ come quando durante il trasloco ha impacchettato la sua vita, senza dare una classificazione univoca ai pacchetti, con il risultato di non ricordare più cosa ci sia dentro la scatola “Ninnoli”.

Una volta aperta si rivela la scatola degli “oggetti senza patria” in cui trova un’agendina logora. Sarà grazie a questa agenda, e a quello che vi viene rinvenuto, che inizia un tuffo nel passato di Marta, a quando ancora era una venticinquenne insicura e indecisa sul suo futuro. Ma non è un viaggio facile quello all’interno della sua vita. Il racconto non è lineare, conosciamo dettagli della storia pezzo per pezzo, man mano che lo stream of consciousness di Marta si addentra nel cuore della storia. Conosciamo Olivia, la sua migliore amica; Dario, il suo fidanzato per nulla perfetto e poi Leandro, un cantante la cui vita si intreccerà a quella di Marta indissolubilmente.

Una solida promessa d’amore

La trama non è senza dubbio il pezzo forte della storia. A renderla avvincente sono proprio questi continui rimandi temporali che ci fanno capire sempre più la psicologia di Marta, ma il tutto è anche impreziosito dalle citazioni musicali e cinematografiche che accompagnano la storia. Dopo un po’ si dimentica di essere alle prese con la lettura e sembra quasi di sentirla parlare questa ragazza complessa, ma in cui è così facile rispecchiarsi.

Come ogni buon romanzo di formazione, la storia ha un lieto fine ed il significato vero del titolo “Per tutto il resto dei miei sbagli” lo si comprende solo alla fine, quando si rivela essere non il riassunto della vita di Marta, bensì una solida promessa d’amore. 

A cura di Eleonora Pisana

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