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Please, please me: 59 anni fa il primo album dei Beatles

Cinquantanove anni fa, il 22 marzo del 1963, usciva il primo album dei Beatles: “Please Please Me”.

Posizionato dalla rivista Rolling Stones al 39° posto della classifica “I 500 album migliori di tutti i tempi”, fu preceduto da solo due singoli: “Love Me Do” e “Please Please Me”, usciti tra l’ottobre del 1962 e il gennaio del 1963, che all’interno dell’album assunsero poi la posizione di “spartiacque” tra il lato A e il lato B del disco.

Con un mix equilibrato di brani originali (i primi a riportare la celeberrima doppia firma “Lennon-McCartney”) e cover, il mondo conobbe per la prima volta una delle formazioni musicali più notoriamente vincenti: John Lennon alla chitarra ritmica e alla voce, con qualche intervento di armonica; Paul McCartney alla voce e al basso; George Harrison alla chitarra solista e incaricato dei cori e Ringo Starr alle percussioni, in un solo caso alla voce.

Ad affiancare i “Fantastici 4” del pop britannico (i Beatles) in questa loro prima avventura, ci furono

George Martin, il produttore dell’album (che fece anche delle incursioni musicali con pianoforte e celesta in due delle tracce), e Andy White, un virtuoso della batteria chiamato da Martin per sostituire Ringo nella prima versione di “Love Me Do”.

Tra due brani esplosivi come “I Saw Her Standing There” e “Twist and Shout”, posti ad apertura e chiusura di questo progetto musicale inciso in meno di ventiquattro ore negli studi di Abbey Road, troviamo pezzi tratti dal consolidato repertorio live dei quattro ragazzi di Liverpool, come “Anna (Go To Him)”, “Boys” e “Baby, It’s You”, ma anche un esempio di canzone-lettera come “P.S. I Love You”, precorritrice di ben tre brani di “Rubber Soul”, e persino un pezzo, “There’s a Place”, che per il tema esistenziale e malinconico si discosta dal mood dell’album, anticipando però celebri canzoni successive come “Strawberry Fields Forever” e “In My Life”.

Qualunque sia stato il posto occupato da questo album nelle classifiche nel corso degli anni, è certo che occuperà per sempre un posto speciale nei cuori degli ascoltatori più affezionati.

Anche dopo più di mezzo secolo.

Mariateresa Parisi

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